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I tumori del tratto gastro-enterico superiore: incidenza e prevenzione

Annalisa Cretella, N. 1/2 gennaio/febbraio 2008

Cosa c´è di meglio di una buona e sana bistecca alla griglia? Sbagliato! Se da un lato è vero che le pietanze cotte in questo modo risultano più leggere, e che senza dubbio conservano tutto il loro sapore che non viene camuffato da fritti e salsine varie, dall’altro lato è pur vero che bisogna evitare di abusarne. Così come e´ da limitare il consumo di cibi affumicati e conservati. A mettere in luce queste sorprendenti novità è stato Evaristo Maiello, direttore del Dipartimento di Oncoematologia, Irccs ospedale Casa sollievo e sofferenza di S.Giovanni Rotondo (Foggia), durante il suo intervento a Bari alla XV Conferenza nazionale dell'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) sul tema delle 'Neoplasie del tratto gastro-enterico superiore'. Il professore ha spiegato che il rischio di ammalarsi di tumore allo stomaco aumenta con un forte consumo di carni rosse, soprattutto se cotte alla brace: da evitare è quell´immancabile parte bruciacchiata. “Come dimostrato da molti studi – ha osservato il professore - durante la preparazione delle carni per il barbecue si sprigionano idrocarburi cancerogeni, che favoriscono lo sviluppo di un tumore. Ne è un ‘esempio’ il Giappone, che detiene il triste primato delle neoplasie gastro-intestinali proprio per le sue tradizioni culinarie caratterizzate dall’alto consumo di alimenti affumicati (cotti, quindi, con una procedura simile alla brace).
Ben venga, invece, una dieta ricca di frutta e verdura. Un'alimentazione sana e varia è quindi la prima vera 'ricetta' da seguire per allontanare il rischio di questa malattia che solo nel 2006 in Italia ha fatto registrare 13 mila nuovi casi e 8 mila morti.. Ma la situazione è ancora più preoccupante oltre oceano. In testa alla classifica degli amanti del barbecue si sono posizionati come era prevedibile gli americani (70% della popolazione), seguiti da australiani (60%), francesi (55%) e tedeschi (50%), gli italiani si piazzano comunque al quinto posto (38 %).
"La prevenzione -come ha sottolineato il professor Maiello - resta la via migliore per combattere i tumori gastroenterici. E l'adozione di stili di vita corretti è la prevenzione basilare. Per ridurre il rischio di carcinoma gastrico, è consigliabile consumare molta frutta e verdura, moderare l'uso di insaccati e alcol, evitare il fumo e, quando si cuociono alla brace i cibi, preferirli poco cotti". E proprio le diverse abitudini alimentari fanno sì che l´incidenza del tumore allo stomaco sia diversa nei vari Stati e addirittura all´interno di uno stesso Stato. E´ quello che accade in Italia, dove al sud, terra più ricca di cibi freschi, senza conservanti, l´incidenza di questa neoplasia è minore rispetto al nord dell’Italia. Tra le regioni più colpite da questa neoplasia, infatti, ci sono Umbria, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Il Meridione, invece, si distingue in positivo. "Rispetto al numero di casi di cancro dello stomaco - ha sottolineato il professore - la Puglia ha un´incidenza inferiore di ben il 32% rispetto alla media nazionale, e in generale, rispetto alla totalità dei tumori, nel 2006 è la regione che ha registrato il più basso numero di casi registrati ogni anno, dietro solo a Calabria e Sicilia". In Puglia la programmazione sanitaria ha in serbo dell´altro. La Giunta regionale pugliese ha destinato 250mila euro per la realizzazione del Registro Regionale dei Tumori. "Una buona notizia - ha commentato il professor Maiello - perché l´analisi della diffusione delle patologie, non solo per macroaree, ma anche a livello delle singole regioni, rappresenta un importante elemento per meglio orientare la programmazione economico-sanitaria, l´assistenza ed per individuare eventuali fattori di rischio ambientale".

Prevenzione
E’ un tumore difficile da diagnosticare precocemente e che si può sconfiggere solo se si interviene in tempi rapidi, rimuovendolo del tutto. La prevenzione rimane essenziale per combattere l´insorgenza dei tumori gastro-intestinali, soprattutto l´adozione di stili alimentari corretti. “Per ridurre il rischio di carcinoma gastrico – ha osservato il professor Macello - è consigliabile consumare molta frutta e verdura, moderare il consumo di insaccati e alcol, evitare il fumo e, quando si cuociono alla brace i cibi, preferirli poco cotti. La dieta mediterranea, soprattutto un forte consumo di frutta e verdura, rappresentano importanti fattori protettivi.

Come si interviene
Per questa neoplasia la chirurgia rimane ad oggi il principale trattamento con finalità curative ma purtroppo solo il 30% dei pazienti presenta un tumore radicalmente operabile e il rischio di recidive è elevato. Dal luglio scorso, però, anche in Italia è possibile sottoporsi a una terapia orale: è disponibile la capecitabina, un chemioterapico orale, per il trattamento del carcinoma gastrico avanzato. Questa molecola, già da tempo utilizzata per il trattamento del cancro del colon retto, ha dimostrato una maggiore capacità di ridurre la massa tumorale ed è risultata più tollerabile per i pazienti che, inoltre, possono assumerla stando tranquillamente nella propria abitazione. In questo modo si riducono le possibilità di infezione e trombosi, i disagi per il malato e chi lo assiste, nonché i anche i costi per il Servizio sanitario nazionale. Un segnale di sensibilità e costante ricerca della migliore strategia possibile per l´assistenza ai pazienti si legge anche
nella scelta dell´AIOM di dedicare la propria XV Conferenza nazionale ai tumori del tratto gastro-enterico superiore: fegato, stomaco, esofago, pancreas e intestino. Patologie meno frequenti e di cui si parla meno. Per le neoplasie del tratto gastro-enterico in questi ultimi anni, non vi sono stati grossi avanzamenti nelle terapie. Fortunatamente ora la situazione sta cambiando: per alcune si sono ottenute di recente conquiste terapeutiche importanti. È il caso del cancro dello stomaco ma anche dei GIST, per i quali oggi esistono uno o più farmaci specifici per il trattamento sia in fase iniziale che metastatica. Buone notizie anche per l´epatocarcinoma, per il quale sono emerse quest´anno nuove possibilità terapeutiche, legate soprattutto alle terapie biologiche.

Il tumore dello stomaco - epidemiologia e fattori di rischio
Il tumore dello stomaco è il quarto tumore più frequentemente diagnosticato ed è la seconda causa di morte per neoplasia nel mondo. È più diffuso negli uomini che nelle donne ed è tipico nell´età medio-avanzata, con una tendenza all´aumento nei soggetti anziani; incidenza e prognosi variano in base alle regioni geografiche considerate. I tassi di incidenza più elevati si riscontrano in Giappone, Corea, Cina, Sud America ed Europa dell´Est, mentre quelli più bassi si ritrovano in Canada e negli Stati Uniti.
Nel mondo, secondo le stime del 2002, 934.000 persone hanno avuto una diagnosi di tumore gastrico e 700.000 pazienti ne sono morti
In Europa si registrano circa 192.000 nuovi casi ogni anno con un rapporto fra uomini e donne di 1,6:1.
In Italia, le neoplasie gastriche costituiscono la quarta causa di morte per tumore, anche se la loro incidenza è in diminuzione. Le stime per l´Italia indicano un totale di 12.833 nuovi casi per il 2007. Esiste una differenza significativa fra il nord e il sud del Paese: il rischio è molto basso in tutte le regioni meridionali e insulari mentre raggiunge il massimo grado nelle zone al confine tra Toscana, Romagna, Marche ed Umbria, ed al confine tra Emilia e Lombardia. I tassi di incidenza forniti da numerosi Registri tumori confermano questo quadro.
Nel periodo 1998-2002 il tumore allo stomaco è risultato, in termini di frequenza, il sesto tipo di cancro diagnosticato nel sesso maschile (5,2% del totale), e il quinto nel sesso femminile (4,5% di tutti i tumori).
Nei Paesi occidentali la maggior parte dei pazienti con tumore gastrico viene diagnosticata quando il tumore è in stadio avanzato e secondo stime AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), in Italia i pazienti diagnosticati in stadio avanzato sarebbero più del 60%.

Fattori di rischio
Il tumore dello stomaco è - almeno in parte - figlio delle abitudini alimentari. Lo dimostrerebbe l´associazione tra cambiamento di alimentazione (in particolare il diminuito consumo di carni cotte alla brace e la migliore conservazione dei cibi) e la diminuzione del numero di casi di carcinomi gastrici..
Anche per questa patologia è bene ricordare che la diagnosi precoce incide in modo significativo sulla prognosi.
Numerosi studi confermano che il cancro gastrico viene favorito da:

  • forte consumo di cibi conservati ricchi di nitrati
  • alimentazione povera di frutta e verdura
  • infezione da Helicobacter pylori
  • forte consumo di sigarette e, in misura minore, di alcol
  • familiarità. Anche se non si può parlare di tumori ereditari dello stomaco, si è però visto che in alcuni gruppi familiari è più facile ammalarsi

Purtroppo la diagnosi precoce del tumore gastrico è difficoltosa perché i sintomi sono generici e spesso compaiono quando la malattia è già in fase avanzata. Per scoprire precocemente una eventuale neoplasia e curarla tempestivamente, è importante conoscere i segnali che potrebbero essere le "spie" del tumore gastrico o almeno di una predisposizione alla malattia:

  • cattiva digestione o dolore localizzato nella parte alta dello stomaco dopo aver mangiato. Nella gran parte dei casi questi disturbi derivano da altre patologie, ma talvolta possono essere il primo segnale di un cancro gastrico.
  • presenza di un´ulcera gastrica. Questa malattia può portare la mucosa gastrica a uno stato di progressivo deterioramento e, alla fine, al tumore.
  • gastrite atrofica

Se si riscontrano uno o più di questi sintomi è importante avvertire il medico curante che stabilirà, caso per caso, le indagini diagnostiche necessarie. La più utile è solitamente l´endoscopia con eventuali biopsie.
Se il tumore è inferiore ai 2 centimetri di diametro, le probabilità di successo delle cure sono molto buone: in questi casi, la percentuale delle guarigioni è abbondantemente al di sopra della metà dei casi trattati.

Le neoplasie del tratto gastro- enterico superiore

L'epatocarcinoma
L´epatocarcinoma è tra i tumori più frequenti nel mondo e in Italia la mortalità è aumentata negli ultimi trent´anni. È più frequente nel sesso maschile (4:1). È un tumore ancora difficile da curare e, attualmente, la sopravvivenza a 5 anni è pari a circa lo 0,5%. Una delle specificità di questo tipo di cancro è che evolve nella gran parte dei casi da patologie preesistenti, soprattutto la cirrosi. Altri importanti fattori di rischio sono le infezioni da virus dell´epatite B e C, il fumo, l´abuso di alcool, patologie preesistenti (diabete ed obesità), alcune sostanze chimiche (aflatossine, cloruro di vinile, arsenico) ma anche l´utilizzo di steroidi anabolizzanti e la pillola anticoncezionale a dosaggi elevati (oggi non più in uso).

Il tumore dello stomaco
Il carcinoma gastrico è il quarto tumore più frequentemente diagnosticato ed è la seconda causa di morte per neoplasia nel mondo. È tipico dell´età medio-avanzata, con una tendenza all´aumento nei soggetti anziani. In Italia, le neoplasie gastriche costituiscono la quarta causa di morte per tumore, nonostante la loro incidenza sia in diminuzione. Le stime per l´Italia indicano un totale di quasi 13.000 nuovi casi per il 2007. Il tumore dello stomaco è fortemente legato alle abitudini alimentari. Lo dimostrerebbe ad esempio l´associazione tra cambiamento di alimentazione (in particolare il diminuito consumo di carni cotte alla brace e la migliore conservazione dei cibi) e la diminuzione del numero di casi di carcinomi gastrici.

Il tumore dell´esofago
Il tumore dell'esofago è una neoplasia relativamente rara che colpisce prevalentemente i maschi (2-4 volte più frequente) e si sviluppa nella maggior parte dei casi dopo la sesta decade di vita. L'incidenza geografica è molto variabile: Cina, Iran, Porto Rico e Singapore sono i Paesi dove la mortalità risulta essere più elevata e l´incidenza è pari a 30/100.000 abitanti. In Italia si verificano circa 2.000 nuovi casi ogni anno e le regioni con incidenza maggiore sono il Trentino, il Friuli Venezia Giulia e la Lombardia.
Alcool e tabacco costituiscono sicuramente i fattori di rischio più rilevanti: i fumatori hanno un rischio 5-10 volte maggiore rispetto ai non fumatori ed è strettamente correlato al numero di sigarette consumate e agli anni complessivi di abitudine al fumo. L'alcool, oltre ad agire come agente cancerogeno di per sé, ha un´azione sinergica con il fumo e ne potenzia la cancerogenicità: infatti, le persone che consumano contemporaneamente sigarette e alcool hanno un rischio aumentato fino a 100 volte di ammalarsi. Numerosi studi hanno messo in evidenza inoltre l'importanza della dieta e delle carenze nutrizionali nell'insorgenza del carcinoma esofageo: l'assunzione di frutta e verdura, l'arricchimento della dieta con beta carotene, vitamina E e selenio svolgono un ruolo protettivo, mentre un carente stato nutrizionale sembra incrementarne il rischio.

I gist
I tumori stromali del tratto gastrointestinale (GIST) rientrano nella categoria dei sarcomi dei tessuti molli, tumori rari. Possono svilupparsi più frequentemente nello stomaco, nell'intestino tenue oppure, più raramente, nell'esofago, nel colon e nel retto. I GIST, in particolare, sono assimilabili a sarcomi che hanno origine nel tratto digerente, dall'esofago all'ano. In Italia non si dispone di dati certi sull´incidenza della malattia ma si stima che ogni anno possono svilupparla circa 500-1.000 persone. A differenza di altre neoplasie, non presentano differenze significative di incidenza per sesso: ne sono colpiti in pari misura sia gli uomini sia le donne. Sono diagnosticati con maggiore frequenza nelle persone di età superiore a 50 anni. Non esistono fattori di rischio veri e propri per lo sviluppo di GIST, si conoscono però alcune condizioni predisponenti fra cui la neurofibromatosi di tipo I, una rara sindrome familiare. L´insorgenza dei tumori stromali del tratto gastrointestinale (GIST) è verosimilmente collegata a una specifica alterazione nel DNA, che comporta l´attivazione costante di un recettore chiamato KIT. Il recettore KIT (noto anche come CD117) appartiene alla famiglia delle tirosin chinasi ed è responsabile dell´invio di segnali di crescita e di sopravvivenza che partono dalla membrana e arrivano all´interno della cellula. Se è attivato, la cellula rimane viva e cresce o prolifera, anche quando normalmente non lo farebbe.

Il tumore del pancreas
Il carcinoma del pancreas è il decimo per incidenza in Europa, dove rappresenta il 2.6% di tutti i tumori maschili e femminili, nel 2006 ne sono stati diagnosticati circa 60.000 nuovi casi. In Italia ogni anno sono circa 6.000 le persone colpite da questo tumore con un aumento dei casi proporzionale all'età ed equamente distribuito tra i due sessi. La prevalenza che si è registrata per molti anni a favore degli uomini, infatti, sembra fosse legata al fatto che questi fumavano in proporzione maggiore rispetto alle donne: oggi, al contrario, le donne fumano quanto e più degli uomini.
L'incidenza aumenta sensibilmente con l´età ed è maggiore nei pazienti anziani con oltre 65 anni. Il cancro del pancreas è uno dei tumori a prognosi maggiormente sfavorevole.
Il fumo costituisce un fattore di rischio accertato per l´insorgenza del carcinoma pancreatico. I fumatori presentano un rischio triplo rispetto a chi non fuma. Un altro fattore di rischio certo, anche se non ancora chiaro nei dettagli, è rappresentato dal diabete non insulino-dipendente e da alcune malattie genetiche rare quali la sindrome di von Hippel-Lindau. Anche alcol e caffè sono sospettati di favorirne lo sviluppo, così come alcune esposizioni professionali a solventi di uso industriale e agricolo e a derivati della lavorazione del petrolio.
L´incidenza del tumore del pancreas è inoltre anche stata correlata a diversi fattori legati alla dieta: sembra che le fibre e la vitamina C, contenute nei cibi di origine vegetale, abbiano un potere protettivo mentre le diete ad alto contenuto di carni rosse e colesterolo aumentino il rischio. Non è invece stata accertata alcuna associazione tra l´assunzione di alcol e un aumento del rischio di sviluppare un tumore del pancreas.

Indirizzi utili

IRCCS Casa Sollievo Della Sofferenza
Viale Cappuccini
71013 SAN GIOVANNI ROTONDO (Fg)
Centralino: 0882 4101
Prenotazioni/informazioni: 0882 416888
www.operapadrepio.it
Oncologia medica - Dott. Evaristo Maiello - tel.0882 4101

Policlinico Universitario Agostino Gemelli
largo Agostino Gemelli 8 - 00168 Roma
Centralino: 06 30151
Prenotazioni/informazioni: 06 3551033.0-2
www.policlinicogemelli.it

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